Presentazione

logo della Biblioteca di Scandicci

Finalità e tipologia dei servizi

La Biblioteca di Scandicci, ufficialmente istituita nel 1962, è un servizio pubblico locale del Comune di Scandicci.
La sua missione è definita dal Manifesto per la biblioteca pubblica, UNESCO 1994, in particolare lì ove recita:

"La biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione. I servizi della biblioteca pubblica sono forniti sulla base dell'uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale."

Finalità e principi  sono definiti dal Regolamento della Biblioteca di Scandicci

I servizi sono gratuiti, fatta eccezione per quelli per i quali è previsto un recupero dei costi vivi.
La diffusione delle informazioni trova come unici limiti il rispetto della privacy e delle norme di legge.

Sede della Biblioteca

L'attuale sede della Biblioteca di Scandicci, in via Roma 38/A, è stata inaugurata il 21 marzo 2009, in seguito ad un restauro di tipo conservativo dal momento che l'edificio è tutelato dal MIBACT. Costruito appositamente nel 1935 per ospitare la scuola elementare Duca degli Abruzzi, l’immobile è stato adattato ad accogliere la ex “Biblioteca civica Mario Augusto Martini”, in seguito ad un forte investimento iniziale che ha interessato la struttura, oltre agli arredi, attrezzature ed impianti necessari per un suo completo ed efficiente funzionamento.
La sede della biblioteca occupa un’area di 1873 mq distribuiti su tre piani. Il piano terra, ove si concentra il principale punto di informazione e prestito che prevede una doppia postazione,  corredata di proprio back office, è costituito dalle aree non di studio: hall o sala di accoglienza, emeroteca, due sale di lettura con opere di narrativa e fiction, corridoio con esposizione novità, turismo, fumetti; nell’area nord, la biblioteca dei ragazzi con un secondo punto di informazione e prestito, caratterizzata dall’area narrativa e giochi, area 0-6 anni con angolo delle storie, aula studio; grazie al progetto PIUSS realizzato in collaborazione con il Comune di Firenze, la hall di ingresso è corredata da uno schermo/televisore a muro e da un maxi schermo che visualizza informazioni sulle iniziative culturali che si volgono nell’area metropolitana e nel quale possono essere inseriti contenuti locali attraverso mini PC in dotazione del servizio. Il primo piano ospita il terzo punto accoglienza e prestito oltre alle aule studio, alla stanza documentazione locale, ai punti di accesso a internet e alla studio collettivo e mediateca nel soppalco, adiacente alle funzioni direzionali. Il seminterrato è articolato in auditorium attrezzato da 60 posti, 2 magazzini con armadi compatti, area uffici di catalogazione e trattamento materiali.

Cenni storici

Un primo nucleo di Biblioteca Civica compare dal primo dopoguerra e, nel 1951, grazie anche ad una donazione privata, viene aperto il primo punto di servizio al pubblico. Dopo due anni di chiusura forzata, nel 1954 viene nominato un Comitato direttivo.

La Biblioteca, come oggi la conosciamo, viene ufficialmente istituita dal Comune di Scandicci nel 1962. L'atto di nascita è riportato all'articolo 1 dello Statuto per la gestione sociale della Biblioteca Civica "Mario Augusto Martini":
"Con deliberazione consiliare del 17.4.1962, n. 22, è istituita in Scandicci la Biblioteca Civica con sede in P.zza Matteotti n. 31. Essa è intitolata a MARIO AUGUSTO MARTINI, illustre personalità dell'antifascismo toscano, sindaco di Scandicci dal 1912 al 1919[…]".

Per i primi venticinque anni della sua vita la Biblioteca è stata ospitata al piano terra del vecchio Palazzo Comunale, definito "Fabbrica" nella deliberazione del 25 febbraio 1869 che ne fissava la costruzione. Realizzato su progetto dell'ingegnere comunale Francesco Martelli, l'edificio era polifunzionale. Situato al centro della piazza, era caratterizzato da un ampio loggiato riservato alle contrattazioni durante le annuali fiere del bestiame, da due ali al piano terreno che ospitavano le scuole elementari (femminili su lato destro della facciata, maschili su quello sinistro), dal mezzanino nel quale erano ricavati gli alloggi degli insegnanti e da un primo piano, dove trovavano posto gli uffici comunali.

Nel 1975, con il trasferimento del Comune nell'attuale sede in piazzale della Resistenza, la Biblioteca e l'Archivio storico occupavano tutti i locali di pertinenza del Consiglio comunale, nell'ala sinistra del piano terra. Dopo pochi anni l'Archivio si trasferiva nell'ala destra del piano terra, liberando ulteriori spazi.

Nel 1987 i servizi della Biblioteca si allargavano anche al piano superiore. Contestualmente veniva avviato un piano di automazione: con l'ingresso dell'informatica, i vecchi cataloghi a schede erano sostituiti da computer al pubblico e tutte le operazioni di prestito si automatizzano.
Nel 1990 veniva aperta una speciale sala di consultazione a piano terra con materiali di uso generale, l'emeroteca e i documenti sulla storia di locale, e successivamente, il primo servizio di accesso pubblico a Internet mentre al primo piano venivano concentrate le sale di lettura, il prestito e la sezione ragazzi: con queste innovazioni la Biblioteca assume l'aspetto che la caratterizzerà per il successivo ventennio.
Nel 1996 la Biblioteca di Scandicci, insieme al Teatro Studio e alla Scuola di Musica, costituisce l'Istituzione Servizi culturali del Comune di Scandicci, nota come Scandicci Cultura e nello stesso tempo fonda, insieme ad un gruppo di biblioteche pubbliche della cintura metropolitana, lo "SBIAF - Sistema Bibliotecario Integrato dell'Area Fiorentina", primo nucleo del progetto di cooperazione oggi noto come SDIAF - Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina, comprendente oltre alla biblioteche gli archivi e altri istituti documentari e culturali della città metropolitana.
Dopo una lunga gestazione, la Biblioteca di Scandicci si trasforma di nuovo, trasferendosi nella nuova sede presso la ex Scuola elementare Duca degli Abruzzi di via Roma, già sede della Scuola di musica. L'inaugurazione avviene il 21 marzo 2009.

Nel 2016, con lo scioglimento di Scandicci Cultura, la Biblioteca viene inserita nel Settore Servizi alla Persona del Comune di Scandicci.

Cenni storici sull'edificio, attuale sede della Biblioteca

Una prima deliberazione per la scelta del terreno ove erigere la nuova scuola elementare risale al 16 giugno 1933 e, poco dopo, il 5 ottobre, viene approvato un primo progetto dell'ingegner Arduino Matassini, la cui versione definitiva viene deliberata nel maggio dell'anno successivo. I lavori si susseguono nei tre anni successivi. Il 9 gennaio del 1937 la deliberazione n.7 decide la denominazione dell'edificio e il 30 settembre successivo seguono l'approvazione dei conti finali e il collaudo.
Il trenta maggio 1940 il ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai visita la scuola, con "deposizione di una corona di lauro al busto di S.A.R. il Duca degli Abruzzi e inaugurazione dell'impianto radio-micro-grammofonico della scuola, al suono della Marcia reale e Giovinezza". Oggi il busto di S.A.R. si trova al primo piano, al centro dell'area Wireless, vicino alle postazioni Internet e al punto informazioni.