Servizi educativi privati per la prima infanzia

Cosa sono

La forte domanda di servizi educativi per la prima infanzia ha favorito la nascita di numerose esperienze private nei confronti delle quali il Comune, Ente regolatore del sistema dei servizi alla prima infanzia, ha la titolarità in materia di autorizzazione e accreditamento.

Sul territorio del Comune di Scandicci sono presenti attualmente diversi servizi privati, delle varie tipologie, gestiti da soggetti privati (cooperative, associazioni e società).

È importante sottolineare che lo sviluppo del sistema si è realizzato anche grazie alla tipologia di offerta del privato, che non solo ha rappresentato un supporto alla gestione comunale attraverso  le convenzioni, ma ha iniziato a creare realtà autonome ben inserite nell'intero sistema grazie al possesso dei requisiti e degli standard qualitativi richiesti dall'Amministrazione comunale, sia per l'autorizzazione che per l'accreditamento.

L'Amministrazione vigila inoltre sul funzionamento delle strutture autorizzate e accreditate mediante periodiche ispezioni e rilevazione dei requisiti di qualità attraverso idonei strumenti.

La funzione di regolazione dell'Ente pubblico fa sì che l'integrazione tra le diverse realtà gestionali costituisca una risorsa per il sistema, una ricchezza che deriva dalla possibilità di scambio e confronto, dalla condivisione di finalità e obiettivi, dalla consapevolezza del lavoro svolto a livello educativo e sociale.

 

Autorizzazione al funzionamento, accreditamento e vigilanza

Il Comune esercita sul sistema dei servizi educativi per la prima infanzia le funzioni di vigilanza, indirizzo e controllo anche mediante le procedure di autorizzazione e di accreditamento e secondo quanto previsto dal Regolamento Regionale 41/R/2013.

 

Autorizzazione al funzionamento

Costituisce condizione indispensabile per l’accesso di un servizio educativo a titolarità privata o pubblica non comunale al mercato dell’offerta. La domanda di autorizzazione al funzionamento deve essere presentata allo Sportello Unico Attività Produttive (Suap) del Comune, redatta sulla modulistica predisposta e secondo le modalità previste dal D.P.R. 160/2010.

 

Accreditamento

Costituisce condizione perché un servizio educativo a titolarità di soggetti privati possa accedere al mercato pubblico dell’offerta, a contributi pubblici e a eventuali convenzionamenti che il Comune intendesse realizzare per acquisire la disponibilità di tutta o parte della loro potenzialità ricettiva a favore di bambini iscritti nelle proprie graduatorie. La domanda di accreditamento deve essere presentata allo Sportello Unico Attività Produttive (Suap) del Comune, redatta sulla modulistica predisposta e secondo le modalità previste dal D.P.R. 160/2010.

N.B. Per quanto non espressamente indicato si fa riferimento alla vigente normativa della Regione Toscana.

 

Vigilanza sui servizi educativi

Il Comune, avvalendosi dei competenti servizi, effettua visite ispettive presso i servizi educativi sia durante la fase istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione e/o dell’accreditamento, sia successivamente per verificare l’effettiva sussistenza ed il mantenimento dei requisiti dichiarati. Gli esiti di tali visite saranno riportati in apposito verbale.

Le verifiche ispettive possono essere effettuate dai funzionari del settore del Comune e/o della Zona Fiorentina Nord Ovest, o da loro incaricati, in qualsiasi momento e senza obbligo di preavviso.

La rilevazione, nell’esercizio delle competenze di vigilanza di cui sopra, della perdita dei requisiti previsti per l’autorizzazione e/o l’accreditamento, comporta, previa diffida per l’adeguamento, la sospensione e/o la revoca dell’autorizzazione o dell’accreditamento stessi.

L’eventuale revoca dell’autorizzazione e/o dell’accreditamento deve essere comunicata agli altri Comuni della Zona Fiorentina Nord Ovest e alla Regione Toscana.

In caso di revoca dell’autorizzazione, l’accreditamento decade.

 

Come fare per aprire un nuovo servizio educativo per la prima infanzia

Per aprire un servizio alla prima infanzia sul territorio cittadino è necessario innanzi tutto fare riferimento all'Amministrazione comunale che regola l'intero sistema dei Servizi educativi attraverso la disciplina dell'autorizzazione e dell'accreditamento.

Può essere d'aiuto, comunque, per coloro che vogliono aprire un servizio educativo, conoscere alcuni aspetti fondamentali ai quali fare riferimento, aspetti che sono di seguito illustrati.

Aprire un servizio educativo per la prima infanzia non significa soltanto fare l'educatore ma, soprattutto, iniziare un'attività imprenditoriale a tutti gli effetti. A tal fine è necessario valutare le opportunità di successo e di rischio che caratterizzano l'attività che si vuole intraprendere attraverso la redazione di un adeguato progetto imprenditoriale indispensabile per chiedere eventuali finanziamenti pubblici o privati. È importante scegliere il tipo d'impresa che sarà titolare e gestore del servizio che s'intende avviare. I costi da sostenere per costituire l'impresa variano a seconda della tipologia scelta ad es. le cooperative, le società di persone e di capitali devono essere costituite davanti un notaio, mentre le ditte individuali non hanno tale obbligo. A tal proposito è opportuna una consulenza di tipo commerciale - legale orientata alla scelta del tipo d'impresa che si ritiene maggiormente conveniente. Il progetto imprenditoriale deve puntare l'attenzione sui bisogni che si vogliono soddisfare, su quali risultati economici e competitivi può consentire di ottenere, su quali sono le condizioni entro le quali muoversi. L'attenzione deve anche concentrarsi sul mercato, in tutte le sue sfumature, ed in particolare sulle altre strutture operanti sul territorio. È quindi importante la definizione delle quote che le famiglie dovrebbero pagare per usufruire del servizio e stabilire un piano per pubblicizzare l'apertura dello stesso ricordandosi che la migliore pubblicità è quella fatta da una mamma soddisfatta dell'ambiente dove lascia il proprio bambino. Quante più informazioni si raccolgono, maggiore sarà la conoscenza del mercato, la consapevolezza nella gestione delle richieste che saranno fatte dai futuri clienti, la possibilità di non commettere errori nella fase di avvio, che è quella più critica, dell'attività. Successivamente si dovrà procedere ad una attenta descrizione del bisogno che s'intende soddisfare, cui farà seguito una dettagliata descrizione del servizio che si vuole offrire: progetto organizzativo/gestionale, progetto educativo ecc. ecc. La raccolta di tali dati è importante per capire sia le possibilità di buona riuscita dell'attività da intraprendere che eventuali elementi critici che necessitano di una revisione ecc. ecc., e quanto più sarà stato accurato il lavoro di ricerca, analisi e progettazione, tanto maggiore sarà il valore del piano imprenditoriale da impiegare nella ricerca di un finanziamento.

 

Dove aprirlo

Ogni tipologia di servizio deve essere localizzata in strutture che rispettano precisi requisiti tecnico/strutturali, standard minimi di idoneità degli ambienti fissati dalla normativa regionale e comunale. Per la localizzazione della sede è preferibile la collocazione al piano terreno, per facilitare l'accesso all'area esterna ed in generale al servizio da parte dei bambini. E' invece da escludere che gli spazi destinati alle attività dei bambini possano essere collocati ai piani interrati o seminterrati. Gli spazi andranno strutturati evitando ogni promiscuità con altre funzioni (commerciali, abitative, terziarie, etc.) sia durante l'ingresso che durante lo svolgimento delle attività del servizio. È necessario inoltre prestare particolare attenzione alle caratteristiche dell'ambiente circostante evitando per esempio la vicinanza a fonti di inquinamento atmosferico, elettromagnetico o acustico. Lo spazio verde esterno deve essere accessibile ai bambini/alle bambine; sicuro mediante l'adeguata delimitazione del perimetro e l'assenza di fattori/elementi di rischio; organizzato con arredi ed attrezzature idonee.

 

Quanto costa

I primi costi da sostenere sono quelli per costituire l'impresa e variano a seconda della tipologia che verrà scelta. Ci sono poi i costi di messa a norma dei locali in conformità alle normative vigenti circa gli impianti, l'antisismica, la sicurezza dei luoghi di lavoro; quelli di ristrutturazione ecc., ecc. Questi ultimi, se non si utilizzano unità immobiliari già destinate a servizi per l'infanzia, riguardano la creazione dei servizi igienici per i bambini, della cucina se il locale ne è sprovvisto o dello spazio office per la sporzionatura del cibo nel caso di pasti veicolati, la riorganizzazione degli spazi in funzione delle attività e dei servizi che saranno svolti, l'organizzazione di uno spazio da destinare a segreteria non direttamente comunicante con i locali destinati ai bambini, ecc. ecc... Nelle zone destinate al gioco dei bambini è opportuno prevedere la copertura del pavimento con materiali che isolino dal freddo, attutiscano le cadute, siano facilmente lavabili e igienizzabili. Vanno considerati inoltre i costi per allestire la cucina o lo spazio office, la segreteria, gli armadi per il personale, quelli per acquistare gli arredi ed il materiale didattico, quelli per la pulizia della sede, per la cura e l'igiene personale dei bambini, di quanto necessario per il pronto soccorso. Le attrezzature, gli arredi ed i materiali didattici devono essere forniti da ditte specializzate nel settore, rispondere ai requisiti di sicurezza e funzionalità ed essere adeguati all'età dei bambini/delle bambine; prodotti per l'igiene, la cura e l'eventuale pronto soccorso devono essere rispondenti a quanto previsto dalla normativa relativa alla sicurezza (D. Lgs 81/2008). Quanti e quali arredi e materiali didattici si devono comprare - oltre a tavoli, sedie e seggioloni, lettini e brandine - dipende anche dal progetto di servizio e dal progetto psicopedagogico che si intende realizzare. Altri costi riguardano l'allacciamento delle utenze quali acqua, luce, telefono, gas metano per il riscaldamento, etc. Sono inoltre da considerare i costi per lo studio tecnico relativo al progetto di ristrutturazione, quelli per l'istituzione delle pratiche presso il Comune e l'ASL, quelli per il rilascio delle certificazioni di conformità dell'impianto elettrico, di riscaldamento, etc. Fin qui si tratta di costi di investimento tra cui dovranno essere considerati anche i costi per la promozione e la pubblicità del servizio; tra questi i costi di eventuali insegne, lo studio grafico di locandine, l'acquisto di spazi pubblicitari su quotidiani e pubblicazioni locali. Occorre poi considerare i costi di funzionamento, quelli cioè da sostenere per il mantenimento dell'attività; possono essere distinti tra fissi (indipendenti dal numero dei bambini iscritti) e variabili (determinati dalla frequenza degli iscritti). Fra i costi di funzionamento fissi vanno considerati l'affitto della sede (in genere la voce più consistente); le utenze (acqua, gas, telefono); la tenuta della contabilità, dichiarazioni IVA, dichiarazione dei redditi; l'eventuale pubblicità; assicurazioni (responsabilità civile); eventuali leasing; spese bancarie e postali per l'apertura di conti correnti; eventuali rate di prestiti, mutui e interessi passivi; manutenzioni ordinarie (tinteggiature, manutenzione giardino, sostituzione periodica di giochi ed attrezzature); parte dei costi del personale tra cui i costi per attività di formazione ed aggiornamento; imposte e tasse (oltre a quelle sul reddito). Mentre fra i costi di funzionamento variabili vanno considerati quello per il personale (la voce più consistente di cui è possibile contenere l'incidenza annua applicando soluzioni organizzative e gestionali che consentano un risparmio nel rispetto dei rapporti numerici e degli standard qualitativi); l'acquisto dei materiali di consumo per l'attività didattica (materiali di cancelleria e didattici) e per il funzionamento (prodotti per la cucina, per le pulizie, il pronto soccorso); il costo del servizio mensa (generi alimentari).

 

Dove trovare i fondi

Oltre i finanziamenti privati (per esempio ottenuti dalle Banche), esistono finanziamenti pubblici, ovvero sostegni in denaro erogati dallo Stato, dalle Regioni, dall'Unione Europea con il preciso obiettivo di incentivare le attività produttive in uno od in altro settore. I principali interventi pubblici di sostegno all'impresa, in genere, consentono di accedere a finanziamenti a tasso agevolato, contributi a fondo perduto, agevolazioni fiscali, sgravi dei contributi previdenziali ecc. ecc. L'esistenza degli interventi di sostegno è legata a finalità macro economiche e/o sociali. In generale le agevolazioni sono dirette a sostenere alcuni settori di attività, lo sviluppo aziendale, l'innovazione tecnologica, lo sviluppo di aree economicamente svantaggiate, l'imprenditorialità giovanile e femminile ed in generale l'occupazione. Dunque si possono cercare: finanziamenti comunitari, nazionali, regionali ed in generale altri finanziamenti la cui possibilità è legata a Bandi periodicamente emessi.

 

Il personale

Il personale che opera nei Servizi è suddiviso tra funzione educativa e funzione ausiliaria. Per l'esercizio della funzione di educatore presso i servizi educativi per la prima infanzia è obbligatorio il possesso dei titoli di studio e dei requisiti di onorabilità del personale di cui agli articoli 11, 13,14, 15 e 16 del DPGR 30 luglio 2013 n. 41/R e successive modificazioni e integrazioni. A tutto il personale deve - come condizione per l'autorizzazione al funzionamento del servizio - essere applicato uno dei contratti collettivi di lavoro vigenti, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nel settore. Poiché non esiste un unico contratto di lavoro, occorre valutare quale contratto applicare anche sulla base del tipo di impresa che si è scelta. In relazione al contratto scelto, occorre poi valutare l'inquadramento di ogni operatore/operatrice. Per gli educatori, la normativa regionale fissa il rapporto numerico adulti/bambini secondo le diverse tipologie di servizio. Al personale, in particolare educativo, devono essere garantiti la formazione e/o l'aggiornamento professionali, tramite programmi annuali.