Giornata dei Diritti dell'Infanzia, l'appello della Rete delle pubbliche amministrazioni: "Il legislatore intervenga contro la disparità di trattamento per i figli di coppie omogenitoriali"

Alla Rete aderisce anche il Comune di Scandicci

"Chiediamo al legislatore di intervenire per consentire anche ai bambini e alle bambine nat3 da un progetto familiare di una coppia non eterosessuale di vedere riconosciuta la loro famiglia al pari delle altre famiglie". Questo l'appello lanciato dalla "Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni che opera per il superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere" (Re.a.dy), a cui aderisce anche il Comune di Scandicci, in occasione della Giornata  Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra il 20 novembre.

"Vogliamo continuare – si legge nel documento diffuso dalla Rete, a tenere alta l’attenzione sulla disparità di trattamento che subiscono i bambini e le bambine delle famiglie omogenitoriali, che nel nostro Paese non hanno gli stessi diritti di figli e figlie nat3 e cresciut3 da coppie di persone eterosessuali. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, entro l'assetto normativo esistente nel nostro Paese, non ancora compiutamente tutelata, generando disparità di trattamento nel quadro degli stati dell'Unione europea e di fatto discriminando in primis bambini e bambine, che non vedono riconosciuto il loro diritto ad avere due genitori".

Sempre secondo le Rete, un intervento legislativo in merito "non è più procrastinabile", e deve essere tale da consentire ai Comuni ""di assicurare ai figli e figlie delle coppie omogenitoriali piena tutela attraverso il riconoscimento anagrafico della doppia genitorialità; sui sindaci e sulle sindache, in particolare, si concentrano sia le richieste di intervento per agire come ufficiali di stato civile nelle iscrizioni anagrafiche di figli e figlie delle coppie omogenitoriali sia le intimazioni delle autorità di governo a non farlo". Una situazione "di intollerabile incertezza, generativa di ingiusta e dolorosa tensione sociale ed umana".

Il 20 novembre, conclude il documento, "ricorre anche la Giornata internazionale in ricordo delle vittime di transfobia, che come ogni anno vede molti enti  partner della Rete impegnati ad organizzare iniziative di sensibilizzazione per contrastare i frequenti episodi di discriminazione e violenza che subiscono le persone transgender e non binarie. La coincidenza delle due giornate consente pertanto di evidenziare la necessità che tutte le istituzioni agiscano affinché le persone adolescenti non debbano più subire bullismo e violenze a causa della loro identità di genere nelle scuole e in ogni ambito della vita sociale".

Ultimo aggiornamento: Mar, 19/11/2024 - 10:14