Misura dei flussi di traffico, studio di sosta e trasporto pubblico, analisi incidentalità: parte la fase di raccolta dati per il Piano urbano di mobilità sostenibile Pums

Telecamere intelligenti, radar, verifiche sul campo; strategico il ruolo delle scuole per il coinvolgimento delle giovani generazioni, oltre ai pareri delle categorie in città: l’obiettivo è progettare la mobilità del futuro di Scandicci, “città cantiere dell’innovazione&quo

“Il Piano urbano per la mobilità sostenibile entra nel vivo, dopo la presentazione del Pums con il flash mob di sabato 18 febbraio iniziamo con lo studio approfondito degli spostamenti in città, del traffico, della sosta, del trasporto pubblico, di come ci si muove a piedi o in bicicletta: tutto questo ci darà la base conoscitiva per costruire insieme a chi vive, studia e lavora a Scandicci la mobilità del futuro, che sarà più facile, più sicura, meno inquinante, più efficiente e conveniente”. Con queste parole l’asssessore alla Mobilità del Comune di Scandicci Yuna Kashi Zadeh spiega l’attività di raccolta dati in città propedeutica alla progettazione del Pums, ovvero del futuro assetto della mobilità in città.
Grazie ad un sistema di telecamere intelligenti, radar e verifiche sul territorio, la ditta Tps Pro di Bologna studierà flussi di traffico, organizzazione della sosta, utilizzo dei parcheggi, analisi dell’incidentalità, per proseguire infine con il trasporto pubblico.
“Fondamentale sarà sentire il mondo delle scuole oltre ai pareri degli stakeholder, ovvero le categorie di chi lavora e opera in città e nell’intero territorio”, spiega l’ingegnere Stefano Ciurnelli che ha ricevuto dal Comune di Scandicci l’incarico di redarre il Pums, “dopodiché ci sarà la fase progettuale: stabiliti gli obiettivi sulla base della comprensione dei problemi e dell’entità dei dati, affronteremo la mobilità a tutto tondo a partire da quella pedonale, da quella ciclistica, dell’auto privata, della sosta, della movimentazione delle merci e del trasporto pubblico, legato alla tramvia ma non solo”.

Nella fase conoscitiva sarà fondamentale, come detto, sentire la scuola: “Partiamo intanto dal principale polo scolastico secondario della Città Metropolitana, il Russell Newton, dove abbiamo una bella palestra di mobilità sostenibile da attuare; l’idea dell’Amministrazione comunale è quella di coinvolgere prima di tutto i giovani, in questo processo per la città del domani. Cambiare stili di mobilità in maniera condivisa, per rendere la città più vivibile, più piacevole, più attrattiva dal punto di vista commerciale, ma in generale luogo di relazioni che si vivono senza l’angustia provocata da un traffico che in genere non è governato da nessuno, ma è semplicemente il risultato di scelte individuale magari non condivise, talvolta obbligate ma dovute anche a volte ad una carenza di comprensione delle alternative che si hanno a disposizione”.

L’ingegnere incaricato di progettare il Piano urbano di mobilità sostenibile cita infine un “tema particolare” che riguarda la nostra città: “Scandicci è un vero cantiere dell’innovazione, lo è da tanto, ha combinato la tramvia con un progetto molto ambizioso di urbanistica della città. Ecco, il Pums deve introdursi, incanalarsi in questo solco per provare a capire come questi spazi diventano relazione, e come in questa città nuova e insieme antica la mobilità possa convivere accordandosi con quello che è il disegno finale”.


Sul sito web del Comune di Scandicci una pagina dedicata al Pums, con tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul Piano.

Ultimo aggiornamento: Mar, 07/03/2023 - 19:58