MOVING ARCHIVE 2022: dal 20 al 23 ottobre 4 film in streaming gratuito

Lo Schermo dell'Arte propone in visione gratuita un programma di 4 film in streaming on demand
Un progetto per gli utenti delle Biblioteche della Città Metropolitana di Firenze

Moving Archive V edizione è un progetto di diffusione cinematografica con il quale Lo schermo dell’arte intende approfondire, attraverso il cinema e l’arte contemporanea, le tematiche sociali, ambientali e culturali che interessano il mondo contemporaneo.
Lo schermo dell’arte presenta 4 film in streaming gratuito sulla piattaforma Più Compagnia visibili dagli utenti delle biblioteche aderenti al progetto dalle 00.01 del 20 ottobre alle 23.59 del 23 ottobre 2022.

Come accedere alla visione dei film
Per accedere è necessario essere iscritti ad una delle biblioteche aderenti ed ottenere il codice per la visione. La Biblioteca di Scandicci aderisce all'iniziativa; per chi non è già utente è sufficiente richiedere la tessera gratuita della biblioteca e contestualmente chiedere il codice di accesso all'iniziativa.
Una volta in possesso del codice, basta accedere alla piattaforma Più Compagnia tramite il link https://www.mymovies.it/ondemand/piucompagnia/
Cliccare su “Registrati” in alto a destra (oppure accedi se si è già in possesso di un account)
Selezionare uno dei quattro film del programma Moving Archive
Inserire il codice per la visione.

FILM IN PROGRAMMA

Letizia Battaglia - Shooting the Mafia
di Kim Longinotto, Irlanda, Stati Uniti 2019, 94'
Sinossi
La regista inglese Kim Longinotto, conosciuta per i suoi film incentrati sulle storie di donne, dedica un lungometraggio alla straordinaria fotografa Letizia Battaglia, scomparsa ad aprile 2022. Nata nel 1935 a Palermo, Battaglia inizia la carriera di fotoreporter nel 1969, collaborando con il giornale palermitano L’Ora. Dal 1974 comincia a documentare, unica donna, i numerosi omicidi di mafia che sconvolgono la città. Lei stessa ricorda nel film quei terribili momenti e le tracce indelebili che quella violenza ha segnato su di lei.
Spinta dal desiderio di combattere la mafia e di sensibilizzare l’opinione pubblica, si è sempre schierata in prima linea con i suoi servizi giornalistici e con le sue mostre, arrivando ad impegnarsi in politica. Il film è un intimo e fedele ritratto di una grande artista e fotoreporter, una donna determinata e coraggiosa che spesso ha sacrificato le proprie relazioni personali per combattere il male di un paese e di una città dalle mille contraddizioni.

Sono innamorato di Pippa Bacca
di Simone Manetti, Italia 2019, 79'
Sinossi
L’8 marzo 2008 l’artista Pippa Bacca parte da Milano con l’amica Silvia Moro, entrambe vestite da sposa, per intraprendere il viaggio/performance Brides on Tour con destinazione Gerusalemme. La performance prevedeva di spostarsi esclusivamente facendo autostop con l’obiettivo di portare un messaggio di pace nei territori che hanno visto guerre e conflitti, Bulgaria, Turchia, Siria, Libano, Giordania e Israele. Ma si interruppe tragicamente nelle vicinanze di Istanbul dove Pippa venne brutalmente uccisa da un uomo che le aveva dato un passaggio. Attraverso interviste alle quattro sorelle, alla madre e grazie al montaggio dei materiali filmati dalle due artiste, il film di Simone Manetti ricostruisce la vicenda conducendoci nel profondo della pratica artistica dell’artista milanese. Le parole della famiglia ci fanno conoscere il clima non convenzionale e tutto al femminile nel quale essa è cresciuta, memorie che si  intrecciano alle immagini filmate di varie tappe della performance che ancora oggi trasmettono un forte messaggio di fiducia nell’umanità.

The Women of the Bauhaus
di Susanne Radelhof, Germania 2019, 43'
Sinossi
La scuola della Bauhaus fondata nel 1919 ha annunciato una nuova era del design innovativo e dell’architettura pionieristica, ma è stata mossa anche dal desiderio di costruire una società radicalmente nuova basata sulla parità di genere. Ma ad oggi i nomi più conosciuti sono quelli dei grandi maestri uomini che vi hanno insegnato, quali Walter Gropius, Johannes Itten, Paul Klee. Le quasi 500 artiste che vi hanno studiato e anche insegnato plasmando in modo decisivo la nostra attuale visione del design sono ancora all’ombra dei loro colleghi maschi o sono addirittura dimenticate. Il documentario è un omaggio a queste figure tra le quali Alma Buscher, Marianne Brandt, Gunta Stölzl, Friedl Dicker e a Lucia Moholy, autrice delle fotografie più celebri ad oggi conosciute della Bauhaus. Donne e artiste, esse rappresentano ancora oggi dei modelli di coraggio e determinazione e sono state recentemente celebrate nella mostra Women in Abstraction che si è tenuta al Centre Pompidou nell’estate 2021.

The White Cube
di Renzo Martens, Paesi Bassi, Belgio 2020, 79'
Sinossi
L’artista olandese Renzo Martens affronta la condizione di indigenza dei lavoratori delle piantagioni di palme da olio e la relazione tra colonialismo e mondo dell’arte. Dopo il film Enjoy Poverty (2008), nel quale incoraggiava i congolesi a sfruttare economicamente la propria condizione di povertà facendone il soggetto di reportage fotografici, Martens ritorna in Congo per affrancare i lavoratori dalla sudditanza delle multinazionali delle coltivazioni intensive. Nel tentativo di rilanciare l’economia di piccole comunità attraverso la creatività e l’arte, White Cube segue un gruppo di congolesi che intraprendono una serie di workshop di scultura. Le sculture vengono realizzate in cioccolato utilizzando il cacao coltivato in loco, ed infine esposte a New York. Il film racconta inoltre che, grazie ai profitti delle vendite della mostra, i lavoratori sono stati in grado di riacquistare la terra loro confiscata. A seguito di questa esperienza, in una ex piantagione di palme da olio nasce lo spazio culturale Lusanga International Research Center for Art and Economic Inequality (LIRCAEI) che prende l’essenziale forma del white cube.


Per informazioni:
La Biblioteca di Scandicci
Via Roma 38/a
055 7591 860/861

Sito web Lo schermo dell'arte
https://www.schermodellarte.org/moving-archive-2022/
Per maggiori informazioni scrivere all’indirizzo info@schermodell’arte.org