Luciano Panci, il mecenate della Biblioteca di Scandicci

Luciano Panci

Grazie alle sue donazioni Scandicci ha tra le maggiori dotazioni di film in Dvd in Italia, il Fondo Luciano Panci. Per festeggiare il proprio compleanno ha donato la collezione di circa cento volumi della prestigiosa collana Mondadori, oltre a una cine rassegna sulle dive italiane del muto.

Un cittadino che per il proprio compleanno dona alla Biblioteca di Scandicci circa cento volumi della prestigiosa collana Meridiani Mondadori – tra cui l’ultimo della serie, appena pubblicato e acquistato appositamente per la donazione, con la raccolta delle opere di Gianni Rodari – oltre ad una generosa quantità di Dvd comprendenti il cofanetto delle opere di Bèla Tarr e quello della Cineteca di Bologna sulle dive italiane del muto. Già così è una notizia degna di nota, se poi il cittadino è Luciano Panci e negli ultimi 30 anni ha già donato oltre 14 mila titoli - fornendo alla Biblioteca di Scandicci una delle più importanti dotazioni di film in Dvd in Italia - la storia diventa esemplare. Ad oggi il fondo Luciano Panci è a disposizione per il prestito ai cittadini e si compone di 12626 oggetti bibliografici inseriti in catalogo, con una fortissima ma non esclusiva presenza di opere cinematografiche: 11352 opere in Dvd, 357 opere in Vhs, 744 monografie a stampa, 393 registrazioni sonore; inoltre la Biblioteca ha in corso di catalogazione altri 1350 Dvd, la collezione Meridiani che raccoglie in edizioni di altissimo livello scientifico le opere di autori classici di ogni epoca, alcuni titoli della collana Millenni Einaudi (le opere di Primo Levi, le massime di La Rochefoucauld, i Poemi del Ciclo Carolingio), il catalogo delle opere di Fellini di Tassone e altro.
“Un vero mecenate, un cittadino che ha dato e dà tantissimo all’offerta culturale di Scandicci”, dice l’assessora alla Cultura Claudia Sereni, “se ognuno di noi può scegliere in Biblioteca tra migliaia di film, compresi i grandi classici del cinema internazionale, dobbiamo dire grazie solo a Luciano Panci. Ha donato soprattutto materiale cinematografico ma non solo, questa collezione di Meridiani ad esempio ha un grande valore culturale per il quale esprimiamo ancora una volta gratitudine. Nella storia personale di Panci la cultura ha significato emancipazione, passione e vita: questo ci ricorda molto la storia cittadina di Scandicci”.

Luciano Panci è nato il 13 gennaio 1938 a Roccastrada, in provincia di Grosseto, da una famiglia con modesti mezzi economici che tuttavia riuscì a far studiare il figlio prima a Grosseto poi a Firenze. “Fu a Firenze, nei pomeriggi da solo perché i compagni erano tutti convittori, che scoprii le sale cinematografiche di Campo di Marte, il Fiorella, l’Aurora, lo Stadio, l’Ideale, Il Portico; fu così che il cinema divenne passione ed esperienza di vita”, racconta Panci. I film gli aprirono un orizzonte “vasto, fantasioso, intelligente, ottimista, realista e umano”.
I traguardi scolastici gli permisero poi di impiegarsi, fare carriera e diventare un dirigente della Regione Toscana, un’autorità nel campo del marketing territoriale e turistico.
All'amore per il cinema, che non è mai venuto meno, nel tempo si sono aggiunti l'interesse per il Musical americano e inglese e la passione per i viaggi in tutto il mondo.

“Ha sempre voluto condividere le tante esperienze e sensazioni che hanno arricchito la sua vita con il territorio, impegnandosi in prima persona in molte attività di volontariato e mettendo a disposizione di tutti il suo tesoro di conoscenze e di cultura”, raccontano i responsabili della Biblioteca di Scandicci, che nel catalogo delle opere descrivono così il fondo a lui intitolato: “Il signor Luciano Panci ha iniziato a donare prevalentemente libri sul cinema sin dai tardi anni '80. Con il tempo le sue donazioni, da sporadiche ed occasionali, sono diventate via via sempre più ricche e accurate, fino a diventare, con il conferimento della sua ricca videoteca privata, una vera forma di mecenatismo. La Biblioteca di Scandicci deve alla liberalità del signor Panci una sezione audiovisivi tra le più ricche”.

La prima corposa donazione di videocassette, circa 2000 pezzi, arrivò alla fine degli anni '90, e permise di creare una sezione audiovisivi da zero nella hall della vecchia sede della Biblioteca. Con il tempo Panci ha cominciato non solo a sostituire i Vhs con i Dvd, ma ha sviluppato la collezione acquistando quanto usciva sul mercato, curando di coprire tutte le correnti artistiche e nazionali.