760 giornate di attività, 1200 ragazzi, 21 associazioni e 140 mila euro di benefici alle famiglie: ecco i numeri dei Centri estivi “La città per i ragazzi”

La locandina dei Centri Estivi 2020

Le attività si sono svolte sia presso le sedi associative che presso le sedi scolastiche messe a disposizione dall'Amministrazione Comunale in accordo con gli Istituti Comprensivi, seguendo strettamente le linee guida ministeriali sulle norme igieniche e di prevenzione.

1200 bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni iscritti per 760 giornate totali di attività, 9574 pasti del servizio mensa, 21 soggetti attuatori tra associazioni educative e culturali, cooperative sociali, circoli e parrocchie, che hanno partecipato con il proprio personale affiancato dall’impegno di altre 27 persone coinvolte con il volontariato civile. Sono questi i numeri della seconda edizione dei Centri Estivi di qualità organizzati dal Comune di Scandicci dal 15 giugno al 4 settembre 2020, con le attività de “La città per i ragazzi: per crescere un bambino ci vuole un villaggio” che ha coinvolto tutto il territorio con un’ampia proposta di offerte ludico ricreative e momenti di sostegno scolastico, richiesti obbligatoriamente dal Comune ai soggetti che hanno presentato i progetti nell’ambito di un bando pubblico. Il Comune di Scandicci ha contribuito attivamente con circa 140 mila euro (da risorse proprie, regionali e del Ministero della Famiglia) che si sono concretizzate in sconti sulle tariffe per tutte le famiglie dei bambini iscritti residenti a Scandicci.

Le attività de “La città per i ragazzi” si sono svolte sia presso le sedi associative che presso le sedi scolastiche messe a disposizione dall'Amministrazione Comunale in accordo con gli Istituti Comprensivi, seguendo strettamente le linee guida ministeriali sulle norme igieniche e di prevenzione. I partecipanti  hanno potuto usufruire del servizio mensa dallo stesso gestore delle mense scolastiche.

“Il programma dei Centri Estivi di qualità La città per i ragazzi è stato rivolto a tutti gli alunni e agli studenti nella fascia di età dai 6 ai 14 anni – ricorda l’assessora alla Pubblica istruzione Ivana Palomba - che dopo il periodo di chiusura sono potuti tornare all’aria aperta con i propri coetanei a vivere lo sport, il gioco e tante attività. E’ stata un’azione collettiva con un approccio di collaborazione e partecipazione tra servizi comunali, le scuole del territorio, le famiglie, la rete associativa e le realtà culturali. Le attività proposte sono state condotte da operatori professionali, e ogni associazione ha svolto un programma in base alla propria esperienza. Tra i momenti fondamentali dei diversi progetti le attività di sostegno scolastico e formativo sviluppate in collaborazione con gli Istituti scolastici; quest’anno è stato attivato anche il volontariato civico, con la partecipazione di giovani e adulti che si sono resi disponibili nell’affiancare i titolari dei programmi sia nella fase di accoglienza giornaliera alle attività sia nell’aiuto allo studio”.

I soggetti attuatori del programma sono stati in tutto 21 tra associazioni educative culturali e sportive, parrocchie e cooperative sociali, mentre 27 persone sono state coinvolte con il volontariato civile. A questi volontari è stato offerto un percorso formativo per la preparazione al loro intervento attivo, con un primo modulo sul tema delle “Misure di sicurezza anticontagio e corretto utilizzo dei Dpi” un secondo modulo  sul tema della “Partecipazione attiva per la comunità”.

Ultimo aggiornamento: Gio, 24/09/2020 - 18:55