La raccolta delle olive, secondo video racconto del territorio attraverso la tradizione, l’innovazione e le coltivazioni biologiche in agricoltura

La raccolta delle olive

La videonotizia. Il Sindaco: “Il 60% del territorio di Scandicci è collinare, qui vivono le nostre radici storiche con la coltura della vite e dell’olivo, e anche l’innovazione, la capacità di fare sistema

Secondo video racconto del territorio attraverso la tradizione, l’innovazione e le coltivazioni biologiche in agricoltura. A novembre pubblichiamo infatti una videonotizia sulla raccolta e la frangitura delle olive e sulla produzione dell’olio extravergine sulle colline di Scandicci, dopo che lo scorso mese avevamo pubblicato il video racconto sulle produzioni vitivinicole e sulla vendemmia.
La raccolta e la frangitura delle olive le raccontiamo adesso attraverso l’esperienza di due realtà, la Società cooperativa Ota, Olivicoltori Toscani Associati, con le parole del Presidente Sandro Piccini, e la Fattoria di San Michele a Torri, che ha scelto di produrre esclusivamente con metodo biologico, con la testimonianza del Direttore Leonardo Francalanci. A far visita alle due sedi il Sindaco Sandro Fallani e l’assessora all’Agricoltura e all’Ambiente Barbara Lombardini.

Il Sindaco Sandro Fallani: “Dopo la vite l’olio, a novembre raccontiamo la stagione della raccolta e della frangitura perché il 60% del territorio di Scandicci è un territorio collinare dove vivono le tradizioni familiari più belle e più profonde delle nostre radici storiche, la coltura della vite e la coltura dell’olivo, e poi anche l’innovazione, la capacità di fare sistema, di fare impresa, di fare consorzio e cooperativa. Noi ospitiamo nella Val di Pesa il più grande consorzio di olivicoltori della Toscana e questa è una nostra ricchezza. In un anno difficile, un anno particolare come questo, siamo a raccontare la frangitura e la spremitura delle olive, raccontando così anche lo sviluppo che Scandicci vuole darsi, quello di non essere soltanto una città importantissima per quanto riguarda la produzione della pelle e delle altre merceologie di alta gamma, ma soprattutto avere la capacità di fare sistema nel proprio territorio, con i propri produttori. Per chi la preserva e coltiva una Scandicci che ha anche un respiro ecologico, un respiro internazionale, di portata mondiale, restando però con i piedi ben radicati in terra”.

Sandro Piccini, Presidente di Olivicoltori Toscani Associati: “Ota è una società cooperativa, Olivicoltori Toscani Associati, nasce a livello regionale con 13 mila associati e quindici anni fa decide di investire a Scandicci, ristruttura un vecchio fabbricato e nasce questo nuovo stabilimento. Oltre che commercializzare nel mondo oltre il 50 percento dell’olio Igp toscano, abbiamo fatto una scelta di filiera corta per consentire anche al consumatore di questa zona di entrare a contatto con la nostra tradizione e i nostri prodotti. Abbiamo la bottega che fa appunto di questa scelta una delle sue peculiarità, e abbiamo anche un agriristorante che fa della ricerca della qualità del cibo legato al proprio territorio, al nostro territorio, una delle sue caratteristiche. Insomma una cooperativa a tutto tondo, che vuole mettere in contatto la tradizione, il territorio e il consumo. Questo è il nostro obiettivo”.

Leonardo Francalanci, Direttore della Fattoria di San Michele a Torri: “L’agricoltura biologica ha un senso, ha un valore se c’è biodiversità, cioè se si ricrea un ambiente vario dove gli animali, dove le piante e gli insetti possono vivere e possono anche mantenere un equilibrio. Biologico vuol dire che durante tutto il processo produttivo, dai concimi che diamo al suolo fino alle sostanze che vengono messe e addizionate ad esempio in vinificazione, non si aggiunge niente che sia di sintesi, ma soltanto prodotti naturali. Il progetto di Paolo Nocentini, che è il proprietario della fattoria, è quello di ricreare la vecchia fattoria toscana, nel senso buono, cioè di creare una grande biodiversità; siamo molto contenti di questa scelta anche perché per tutti noi sarebbe quasi impossibile tornare indietro e lavorare in aziende non biologiche”.

Barbara Lombardini, assessora all’Agricoltura e all’Ambiente: “Con oggi Scandicci è più consapevole delle proprie caratteristiche e delle proprie particolarità, è una Scandicci che riscopre l’agricoltura, un’agricoltura biologica, che guarda alla biodiversità, con un’attenzione particolare all’ambiente, al suo rispetto e alla salute dei nostri cittadini. Come Comune sappiamo sempre più che la coltivazione biologica sta assumendo nel nostro territorio una maggiore importanza anno dopo anno, con sempre più aziende che coltivano con questo metodo che è assolutamente di rispetto nei confronti dell’ambiente e della salute delle persone. Oggi abbiamo visitato due importanti realtà del nostro territorio e quindi con loro siamo in grado di fare un percorso molto importante all’interno del mondo dell’agricoltura”.

La videonotizia "La raccolta e la frangitura delle olive, un video racconto del territorio"

Ultimo aggiornamento: Mar, 16/11/2021 - 17:56