Addio all’architetto Richard Rogers, firmò piazza Resistenza e il Masterplan per il Nuovo Centro di Scandicci

Ll'architetto Richard Rogers nel 2011 con l'allora Sindaco Simone Gheri ad un sopralluogo al cantiere del Nuovo Centro

Teorico della “Città compatta” e dell’importanza degli spazi pubblici, era tra i più importanti progettisti al mondo; considerava il lavoro a Scandicci un caso scuola, perché seguito integralmente dalle fasi urbanistiche al disegno finale.

Se ne è andato nella sera di sabato 18 dicembre 2021 l’architetto inglese Richard Rogers, nato a Firenze 88 anni fa, premio Pritzker 2007; è stato tra i più importanti progettisti al mondo firmando opere come il Centro Pompidou a Parigi assieme a Renzo Piano. Teorico della “Città Compatta” e dell’importanza per i cittadini di avere servizi e relazioni sociali vicine al centro della propria vita, ai fini della qualità del vivere e dell’ambiente, poneva come fondamentali il disegno e la definizione dello spazio pubblico.

Nel 2003, a seguito dell'incarico conferito dal Comune di Scandicci, lo studio Rogers Stirk Harbour and Partners ha redatto il Masterplan urbanistico per la futura definizione dello sviluppo cittadino, in particolare del Nuovo Centro; Richard Rogers firmò poi la nuova piazza Resistenza con l’Auditorium, la fermata “Stazione” della tramvia, gli edifici, lo spazio pubblico, inaugurati nel 2013.

L’architetto Richard Rogers considerava il lavoro a Scandicci, comune accanto alla “sua” Firenze dove era nato nel luglio del 1933, un caso scuola di progettazione, perché seguito integralmente dalle fasi urbanistiche fino al disegno finale degli spazi e degli edifici.

“Ci ha lasciati Richard Rogers – è il ricordo del Sindaco di Scandicci Sandro Fallani - La sua mano e la sua straordinarietà di architetto hanno cambiato l'architettura contemporanea e hanno segnato indelebilmente la trasformazione della nostra città. Circa quindici anni fa l'architetto fu chiamato dal sindaco Doddoli a disegnare con un masterplan il nostro centro urbano, disegnando la ormai famosissima ‘libellula’ che è il modello su cui si basano le grandi trasformazioni di Scandicci a cominciare dalla spina dorsale della tramvia, del parcheggio scambiatore, della bellissima piazza civica, del parco urbano che sta nascendo, dell'area del Turri e tutto il rafforzamento pedonale che da piazza Resistenza si snoda verso piazza Matteotti e verso piazza Di Vittorio. Rogers ha dato a tutti noi la forza del cambiamento e la bellezza della trasformazione che stiamo vivendo, intessendo con Simone Gheri un rapporto di presenza, consiglio e continuità in città sia per gli aspetti progettuali che anche di presenza sulla nascita della piazza. Stamani ho contatto il nipote Ernesto Bartolini per comunicare la vicinanza e la gratitudine di tutta la città. L'opera di Rogers è patrimonio dell'umanità e noi siamo orgogliosi di averlo avuto a Scandicci, che sicuramente lo ricorderà”.

“Un grande uomo, un architetto di assoluta qualità e di grandi visioni per il nostro futuro – lo ricorda Simone Gheri, Sindaco di Scandicci dal 2004 al 2014 - Ha lasciato tante cose belle in giro per il mondo, tutti ricordano il Centre Pompidou con Renzo Piano, in Italia un solo intervento: il centro a Scandicci. E per lui, nato a Firenze, è sempre stato un cruccio non essere riuscito a fare altro, nonostante tante promesse. Ma era orgoglioso del suo e nostro centro, essere finalmente riuscito a fare un intervento in Italia e soprattutto a Firenze, perché per lui (e per noi) Scandicci è Firenze, con la tramvia, con le sue aziende, con i suoi servizi, con le sue persone, cuori pulsanti dell'intera area fiorentina. Tantissimi ricordi, un arricchimento sull'idea di città incredibile, basti solo pensare alla piazza, all'importanza della città compatta, dei contatti fra le persone e del fatto di costruire città a misura d'uomo, dove spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici”.

Ultimo aggiornamento: Dom, 19/12/2021 - 10:34