Ecco le norme fissate dal Decreto legge 65/2021 nelle zone bianche per quanto riguarda spostamenti, bar e ristoranti, eventi, feste e cerimonie, divertimento, piscine, corsi.
SPOSTAMENTI - Finisce il coprifuoco, nessun limite su orari o motivi dello spostamento.
BAR E RISTORANTI - È possibile consumare cibi e bevande anche all’interno, senza limiti orari. Si può consumare al bancone; la distanza tra i tavoli deve essere di almeno 1 metro, se non presenti barriere di separazione. Nessun limite per i tavoli all’aperto; ai tavoli al chiuso non possono stare sedute più di 6 persone, se non dello stesso nucleo familiare. I clienti devono indossare la mascherina se non seduti al tavolo.
EVENTI - È consentita la presenza di pubblico, nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso, tranne specifiche autorizzazioni), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale).
FESTE E CERIMONIE - Possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Consentite anche fiere, sagre, convegni e congressi.
DIVERTIMENTO - Aperti al pubblico parchi tematici e di divertimento nel rispetto delle linee guide e dei protocolli. Aperte sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, ma senza ballare; si potrà solo ascoltare la musica, mangiare e bere. Aperte anche sale giochi, sale scommesse e sale bingo, oltre che tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
PISCINE - Possono riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli. È consentito l’utilizzo delle docce nelle palestre e nelle piscine.
CORSI - È nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza.
MISURE CHE RESTANO IN VIGORE - Restano in vigore anche in zona bianca il divieto di assembramento, l’obbligo di distanziamento interpersonale, l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto quando non si può mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici, la sanificazione nei luoghi chiusi e l’aerazione, oltre all’adozione dei protocolli di sicurezza previsti per i differenti settori.