I dati forniti dall’assessorato alla Pubblica istruzione; “La maggioranza delle famiglie paga con regolarità un servizio di qualità che ha un forte valore educativo, il controllo capillare delle situazioni in cui questo non avviene ha alla base il principio di equità”.
E’ pari a 239.018,89 euro la somma già saldata dalle famiglie che avevano un debito con l’Amministrazione comunale per il pagamento della tariffa della mensa scolastica, a partire da un ammontare iniziale complessivo di 418.048,29 euro di insoluti al 14 ottobre scorso; è questo il risultato dell’attività di una task force interna agli uffici comunali, che lavora ininterrottamente dall’autunno dello scorso anno e che negli ultimi nove mesi ha già portato al recupero del 57,17% del credito di partenza.
Questi primi nove mesi di attività di recupero crediti interna agli uffici comunali è stata condotta contattando le famiglie con insoluti, sia telefonicamente che con email, con la ricerca continua di accordi che consentano la soluzione dei diversi casi. “Gli uffici – spiegano i responsabili - propongono di volta in volta ai diversi nuclei piani di rientro compatibili con le diverse situazioni familiari”.
“I nostri uffici stanno portando avanti un lavoro capillare, che sta già dando i migliori risultati – dice l’assessora alla Pubblica istruzione Ivana Palomba – la maggioranza delle famiglie con figli a scuola paga con regolarità un servizio di qualità che ha un forte valore educativo; in alcuni casi tuttavia avviene che alcuni nuclei non siano, o non possano essere, altrettanto puntuali, e allora è necessario che l’Amministrazione comunale intervenga per recuperare gli insoluti. Aver recuperato questo tipo di attività all’interno dei nostri uffici, con uno servizio predisposto grazie ad un progetto specifico, si è rivelato fin dall’inizio un’ottima scelta, sia per i risultati ottenuti fin dalle prime settimane, sia per il rispetto e la riservatezza rivolta a famiglie che hanno oggettive condizioni di difficoltà, che in ogni caso sono tenute a risolvere la propria situazione e si impegnano per farlo. Da parte nostra il controllo accurato e imparziale delle situazioni in cui il pagamento della mensa non è regolare parte dal principio base di equità, nei confronti delle famiglie che invece effettuano i pagamenti con puntualità”.