La Giunta ha aumentato di 36.371 mila euro il sostegno a chi opera nei servizi per l’infanzia in città. Anche nel 2020 i rimborsi di 300 euro in media a bambino per ogni famiglia con figli iscritti ai servizi all’infanzia nidi e spazi gioco (pubblici o privati accreditati).
Altri 36.371 euro del Comune a favore degli operatori cittadini che gestiscono servizi all’infanzia privati, come sostegno alle attività in difficoltà per l’emergenza sanitaria covid. Sale a 130.428,85 mila euro, dai 94 mila euro stanziati la scorsa primavera, il fondo dell’Amministrazione Comunale per le strutture private per i servizi all’infanzia cittadini. L’aumento di 37 mila euro dei contributi a favore degli operatori dei nidi e degli spazi gioco privati, deliberato dalla Giunta nella seduta di giovedì 5 novembre 2020, non ha influito sui rimborsi alle famiglie con figli nei nidi, 286,84 euro in media a bambino iscritto ai servizi all’infanzia nidi e spazi gioco (pubblici o privati accreditati).
“Gli standard dei servizi all’infanzia a Scandicci sono altissimi – dice l’assessora alla Pubblica istruzione Ivana Palomba – ai nidi e agli spazi gioco comunali che ogni anno rinnovano e migliorano una tradizione di innovazione e qualità assoluta, si affianca una ricca rete di servizi privati che negli anni si è adeguata all’offerta cittadina: questa rete è uno dei patrimoni più importanti della nostra città e per noi è importantissimo darle il massimo del sostegno in questo momento di difficoltà. E’ anche l’occasione per ricordare che in questi ultimi tre anni abbiamo sostenuto concretamente le famiglie con i figli nei nidi e negli spazi gioco pubblici e privati, perché la decisione di una famiglia di iscrivere una bambina e un bambino ai servizi per l’infanzia fin dal primo periodo di vita è una scelta che condizionerà in positivamente la crescita dei loro figli, e di conseguenza il futuro della nostra comunità”.
Per i rimborsi alle famiglie e i contributi ai servizi per l’infanzia privati la Giunta ad aprile aveva stanziato la somma di 193.103,38 euro complessivi, finanziati dalla Regione Toscana nell’ambito del “Piano regionale di riparto del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione”.