Il volume di Mauro Bagni già presentato a Scandicci a novembre; oltre all’autore partecipano le assessore di Crespina Lorenzana e di Scandicci Simona Sopranzi e Claudia Sereni, e i dirigenti di Anpi Pisa e Anpi Firenze, Bruno Possenti e Renato Romei.
Presentazione del libro di Mauro Bagni “Ottorino Orlandini – Tra lotte contadine, esilio, guerra civile e Resistenza”, sabato 5 febbraio 2022 alle 15,30 presso la sala multimediale del Palazzo comunale di Lorenzana (Comune di Crespina Lorenzana, che organizza l'evento), alla presenza dell’autore, dell’assessora alla Cultura di Crespina Lorenzana Simona Sopranzi, dell’assessora alla Cultura della Memoria di Scandicci Claudia Sereni, e dei dirigenti di Anpi Pisa e Anpi Firenze, Bruno Possenti e Renato Romei. Il libro è stato presentato lo scorso novembre a Scandicci, dove Ottorino Orlandini, nato a Lorenzana, visse, fu Consigliere Comunale, ed è sepolto al cimitero di Mosciano; proprio nella frazione collinare lo scorso anno è stata posta in suo ricordo un’opera di Paolo Staccioli.
“Ottorino Orlandini: ‘… una delle più umane figure della Resistenza toscana ed uno dei più coraggiosi combattenti della Libertà’” - si legge nel risvolto di copertina del libro in presentazione, “’… sempre preciso nelle sue decisioni, sempre puntuale agli appuntamenti più rischiosi’. Così scriveva di lui Carlo Francovich, suo compagno di lotta nel Partito d’azione. E concludeva. ‘Visse […] gli ultimi anni della sua vita appartato, con un modesto impiego sindacale: nulla aveva chiesto per quanto aveva fatto e ben poco aveva avuto’. Figlio di una numerosa famiglia contadina, riuscì a eccellere negli studi grazie all’aiuto del parroco e del proprietario della fattoria, di cui il padre era fattore. Volontario durante il primo conflitto mondiale, fu seguace di Sturzo negli anni immediatamente successivi, impegnandosi come organizzatore delle ‘leghe bianche’ nelle dure lotte mezzadrili nel Mugello. Fortunosamente scampato alle reazioni armate delle squadre fasciste fiorentine, fu costretto a trasferirsi in diverse parti d’Italia, finché nel 1926 andò clandestinamente in esilio in Francia. Nei dieci anni successivi dovette arrangiarsi con diversi lavori, trasferimenti in Italia, tra fermi, lunghi interrogatori, carcere. Alla fine si recò direttamente in Spagna, dove combatté durante la guerra civile nelle file della Colonna italiana al fianco dell’amico Carlo Rosselli. Come cattolico, in Spagna era isolato, stretto tra le diverse visioni di anarchici e comunisti su come condurre la guerra. Alla fine del conflitto fu imprigionato in Francia e partecipò alla lotta clandestina quando il paese fu occupato dai tedeschi. Dopo l’8 settembre 1943 rientrò in Italia a partecipò alla Resistenza con il Partito d’Azione. Dopo il 1946 la Democrazia Cristiana gi affidò diversi incarichi (consigliere comunale a Scandicci e dirigente della Federterra).