San Vincenzo a Torri, con la nuova variante e la nuova cassa di espansione tutelato l’habitat naturalistico per piante e uccelli migratori

Grazie al taglio a segmenti di un argine non più utilizzato create pareti per i nidi di gruccioni o rondini topino; il progetto da un’intesa tra Consorzio di Bonifica, Contratto di Fiume Pesa, assessorato all’Ambiente del Comune, Città Metropolitana, impresa esecutrice.

Chi viaggiando lungo la nuova variante di San Vincenzo a Torri si domandasse la ragione di quel vecchio argine tagliato in segmenti sul versante del torrente Pesa, troverebbe risposta in un’esperienza di tutela ambientale per piante e uccelli migratori concretizzata a costo zero nelle fasi di realizzazione della nuova strada e della nuova cassa d’espansione. Grazie ai terrapieni, rimasti a seguito del taglio verticale "a fette" di un argine non più utile sull'affluente Borro del Lago, sono state infatti create pareti in cui possono continuare a nidificare i gruccioni e le rondini topino che storicamente colonizzano quei terreni nei mesi primaverili ed estivi, al rientro dalle migrazioni invernali.

I gruccioni fanno il nido in colonie preferibilmente lungo le rive dei fiumi, di solito all’inizio di maggio, scavando cunicoli lunghi anche oltre tre metri in fondo ai quali depongono le uova una volta all’anno, a inizio giugno.

L’esigenza di tutelare la permanenza dei nidi degli uccelli migratori anche dopo la realizzazione della nuova variante e del nuovo sistema di laminazione delle piene del torrente Pesa, opere inaugurate lo scorso 7 aprile e realizzate con un investimento di 7.560.000 euro a carico della Città Metropolitana, con un cofinanziamento di 1,5 milioni di euro da parte del Comune di Scandicci e mezzo milione da finanziamento regionale servito per gli espropri, è stata espressa durante i cantieri dagli enti realizzatori, dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno che ha curato la nuova cassa di espansione, dal Contratto di Fiume del torrente Pesa e dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Scandicci, che hanno condiviso le modalità d’intervento e la scelta progettuale attuata anche con l’impresa aggiudicataria dei lavori; per la tutela dell’habitat naturalistico, nell’area sono stati anche messi a dimora oltre cento alberi.
Grazie anche a questa soluzione, le opere appena inaugurate centrano molteplici obiettivi dai punti di vista idraulico e ambientale: come spiega il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, “è stata una realizzazione circolare e dunque ambientalmente più sostenibile perché le terre scavate per abbassare le aree fra il nuovo tracciato e l'abitato destinate a cassa di espansione sono servite per formare il terrapieno stradale che comunque rimane piuttosto basso e dunque con barriere laterali minimali, non paesaggisticamente impattanti”; la cassa d’espansione, inoltre, “è un'ottima risorsa in termini idraulici in caso di eventi particolarmente importanti perché entra in funzione quando il livello del torrente Pesa è talmente alto che le sue acque risalgono verso il Fosso delle Fonti e di qui entrano nella cassa di espansione”; viene, infine, delimitato uno spazio “tra il corso d'acqua e la nuova viabilità in cui ci si aspetta una progressiva rinaturalizzazione fluviale, con spazi di libera laminazione delle piene e nuovi habitat per piante e animali favoriti anche dal taglio verticale ‘a fette’ di un argine non più utile sull'affluente Borro del Lago in modo da creare pareti in cui possano insediarsi colonie di gruccioni o rondini topino”.

Con la nuova strada si è realizzata anche una vera e propria pista ciclabile che si riconnette con il percorso più naturalistico di servizio alle attività di bonifica che a monte e a valle interessa quasi tutti i 54 km di lunghezza del Torrente Pesa.

Ultimo aggiornamento: Gio, 14/04/2022 - 18:29