Chi viaggia da viale Nenni a via Scandicci e Torregalli utilizzerà la nuova viabilità con via Nilde Iotti; finiscono gli intasamenti in via di San Giusto, che sarà utilizzata per raggiungere Stradone Ospedale. “Importanti benefici anche in via Amendola”.
“Un primo importante passo per togliere il traffico di attraversamento dal quartiere di San Giusto”. Con queste parole l’assessore alla Mobilità Andrea Anichini spiega l’inversione del senso unico in via di San Giusto, che da giovedì 12 novembre 2020 sarà percorribile da via di Scandicci verso via Stradone dell’Ospedale, quindi in direzione inversa rispetto all’assetto storico (nel tratto tra via Amendola e via Stradone dell’Ospedale invece il senso unico non subisce inversioni). Le modifiche all’assetto del traffico nell’area di San Giusto Torrgalli sono rese possibili dalla nuova viabilità con via Nilde Iotti nel territorio di Firenze, che permette di raggiungere via di Scandicci da via Stradone dell’Ospedale senza passare da via di San Giusto, strada dove da anni si creano code e intasamenti soprattutto nelle ore di punta.
“Via di San Giusto non sarà più la strada utilizzata per raggiungere via di Scandicci e Torregalli da viale Nenni, condizione ormai non più sostenibile – dice l’assessore alla Mobilità Andrea Anichini – servirà invece come collegamento dall’ospedale per tornare su viale Nenni, quindi avrà ancora una funzione importante ma non subirà più i continui intasamenti come adesso”.
Il nuovo percorso creato con l’inversione di via San Giusto alleggerirà di molto il traffico sulla strada parallela, via Amendola, finora utilizzata come direttrice per raggiungere via Stradone dell’Ospedale e viale Nenni.
“Questo nuovo assetto è il primo passo per alleviare il quartiere di San Giusto dal traffico di attraversamento – conclude l’assessore Anichini – l’obiettivo sarà pienamente raggiunto quando sarà realizzata la grande rotatoria al Cantone, ovvero all’incrocio tra le vie Scandicci, Poccianti, Bagnese e Ponte a Greve, e quando la nuova via Nilde Iotti sarà prolungata per connettersi direttamente a via di Scandicci davanti al Don Gnocchi. Sono due opere fondamentali per l’assetto viario dell’intera area, entrambe sul territorio del Comune di Firenze con il quale in questi anni sulla viabilità di confine c’è stata piena collaborazione”.