
Domenica 30 marzo alle ore 11 al Centro Rogers
Domenica 30 marzo arriva al Libro della Vita la scrittrice Margherita Oggero, che parlerà di "Libera nos a malo" di Luigi Meneghello. L'appuntamento è alle 11 al Centro Rogers di piazzale della Resistenza.
Margherita Oggero è nata e vive a Torino. Nella sua città ha frequentato il liceo classico D’Azeglio e si è laureata in Filosofia; per la RAI si è occupata e ha scritto programmi radiofonici. Ha collaborato alla realizzazione di spettacoli di “Suono e Luci” con la stesura dei testi e la scelta della colonna sonora; successivamente ha insegnato lettere in vari tipi di scuole (medie, licei, istituti tecnici). Nel 2002 ha esordito nella narrativa con il romanzo La collega tatuata (Mondadori, Premio Via Po opera prima), da cui è stato tratto il film Se devo essere sincera (regia di Davide Ferrario, protagonista Luciana Littizzetto). Tra le altre sue opere, sempre con Mondadori, Una piccola bestia ferita (2003), L’amica americana (2005), Qualcosa da tenere per sé (2007), Risveglio a Parigi (2009) , L’ora di pietra (2011), La ragazza di fronte (2015, premio Bancarella 2016), La vita è un cicles ( 2018). Con Einaudi ha pubblicato Così parlò il nano da giardino (2006), Il compito di un gatto di strada (2009), Non fa niente (2017, Premio Maria Teresa Di Lascia) e Il gioco delle ultime volte (2021). Per i bambini ha scritto L’amico di Mizù (2011) ediz Notes , illustrazioni di Petra Probst; per Effatà editrice ha pubblicato Amen. Memorie di Isacco (2013); per Slow Food editore Guerra e pane (2019.), Il suo ultimo romanzo è Brava Gente (2023), pubblicato con HarperCollins. Con Guida Edizioni ha pubblicato nel 2024 l’ albo di fumetti Passepartout/Quel fulmine di Pietro Micca a Torino. Per la RAI ha scritto i soggetti della serie televisiva Provaci ancora prof, con Veronica Pivetti come attrice protagonista. I suoi libri sono tradotti in vari Paesi, tra cui Francia, Germania, Spagna e Russia. I suoi libri sono tradotti in vari Paesi, tra cui Francia, Germania, Spagna e Russia.
Libera nos a malo è un romanzo che, con la sua lingua ricca e inventiva, ci trasporta nel cuore della provincia veneta, nella piccola comunità di Malo, paese natale dell’autore. Meneghello, attraverso uno stile narrativo inconfondibile, ci offre un affresco vivido e ironico della vita di provincia, raccontandoci storie di personaggi eccentrici e memorabili, intrecciando aneddoti, ricordi d’infanzia e riflessioni profonde. Il titolo stesso, un gioco di parole tra l’invocazione cristiana e il nome del paese, è un invito a liberarsi dai mali del mondo, ma anche una presa in giro delle ipocrisie e delle convenzioni sociali. Le vicende narrate, pur essendo radicate nella realtà di un piccolo paese, risuonano in ogni lettore familiari, toccando corde profonde e suscitando emozioni universali. Con una scrittura ricca di sfumature e ironia, ci offre una rappresentazione della condizione umana che è al tempo stesso comica e tragica. I suoi personaggi, con le loro debolezze e le loro contraddizioni, ci ricordano che siamo tutti imperfetti e che la vita è fatta di gioie e di dolori. Un libro che fa sorridere e piangere, che commuove e fa pensare. Considerato un capolavoro della letteratura italiana, il romanzo ha saputo conquistare generazioni di lettori grazie alla sua originalità, alla sua profondità e alla sua capacità di farci sentire parte di una grande Storia.