Per il primo anno dal 1997 il numero di residenti stranieri in città è in diminuzione. Nel 2020 a Scandicci hanno ottenuto la cittadinanza italiana 213 persone, 146 adulti e 67 minori (nel 2019 furono 140).
All’ultima rilevazione del 2020 i cittadini stranieri a Scandicci sono il 10,3% della popolazione, con 5413 persone residenti, 158 in meno dell’anno precedente: 1362 cittadini dell’Ue (72 in meno del 2018) e 3893 non comunitari (-86); le nazionalità residenti sono 109 (due in più del 2019), le più numerose quelle rumena (1119 residenti), della Repubblica popolare di Cina (701), albanese (651), peruviana (378), marocchina (267), kosovara (211), del Bangladesh (201), dello Sri Lanka (145), dell’Ucraina (133), filippina (100), georgiana (107), egiziana (84), senegalese (79), polacca (77) . I dati sono contenuti all’interno del Rapporto per l’anno 2020 dell’Ufficio Immigrati del Comune di Scandicci - gestito dall’Arci Firenze - redatto dal Responsabile Roberto Menichetti. Il Rapporto sul fenomeno migratorio nel comune di Scandicci è stato presentato alla Quarta Commissione Consiliare competente in materia nel pomeriggio di giovedì 19 maggio 2021, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Andrea Franceschi.
“Nel 2020 il numero di persone straniere residenti in città è diminuito rispetto all’anno precedente, è la prima volta che accade dal 1997, anno della primo rapporto sull’immigrazione a Scandicci – dice l’assessore alle Politiche sociali Andrea Franceschi – tra le cause c’è sicuramente la pandemia che ha impedito gli spostamenti, ma al tempo stesso il numero di cittadinanze rilasciate, 213 in tutto, 146 per cittadini adulti e 67 per minori: ogni persona che acquisisce la cittadinanza è una storia d’integrazione in città, nella comunità, nelle scuole, nel lavoro. Scandicci si conferma città aperta. La presentazione del rapporto annuale è l’occasione per ringraziare ancora una volta l’ufficio Immigrati per questo importantissimo lavoro di raccolta dati, e soprattutto per l’attività fondamentale svolta per tantissime famiglie, sia italiane che straniere, anche in quest’anno così particolare”.
Questi i numeri dell’ufficio immigrati rispetto alle diverse attività nel 2020: 4150 consulenze e informazioni, 923 per cittadinanze, 1084 per permessi di soggiorno, 419 per carte di soggiorno, 394 per ricongiungimenti, 405 per rapporti con la pubblica amministrazione, 276 per consulenze legali, 649 per visti.
A Scandicci le cittadinanze concesse nel 2020 sono state 213, 146 ad adulti e 67 a minori, mentre erano state 140 nel 2019, 142 nel 2018, 121 nel 2017, 151 nel 2016 e 155 nel 2015.
Scendendo nel dettaglio delle nazionalità di origine dei cittadini neoitaliani adulti: Albania 72, Romania 18, Kosovo 9, Perù 8, Marocco 7, Ecuador 4, Moldavia 4, Egitto 3, Bangladesh 3, Sri Lanka 3, Cuba 2, Ucraina 2, Serbia 2, India 1; Polonia 1; Senegal 1; Honduras 1, Bosnia 1; Bolivia 1; Venezuela 1, Regno Unito 1, Burkina Faso 1.
Come ogni anno, il numero totale dei nuovi cittadini italiani trova ragione anche nell’acquisto della cittadinanza da parte di due specifiche categorie: i figli minori conviventi dei nuovi cittadini, che automaticamente seguono lo status dei genitori, e i cittadini stranieri neomaggiorenni già presenti sul territorio, chiamati a scegliere in tal senso.
I minori che hanno acquistato la cittadinanza italiana a seguito di naturalizzazione di uno dei genitori avevano le seguenti nazionalità di origine: Albania 23, Perù 5, Kosovo 4, Romania 4, Honduras 3, Ecuador 3, Serbia 3, Sri Lanka 3, Bangladesh 3, Bolivia 2, Burkina Faso 2, Egitto 2, Senegal 2, , Moldavia 2, Marocco 1, Bosnia 1
Tra i cittadini non comunitari il 20% ha meno di 18 anni (il 16% tra i comunitari), il 40% tra i 18 e i 40 (il 32,5% tra i cittadini Ue), il 31% tra i 41 e i 60 (40,1% i comunitari), il 9% oltre i 60 (l’11,4% tra i cittadini Ue).
Studenti e alunni stranieri nelle scuole
Nell’anno scolastico 2020/21 gli alunni e gli studenti stranieri sono il 11,9%, ovvero 806 su 6780 iscritti totali (56 nazionalità presenti), in diminuzione rispetto all’anno precedente (erano il 13,3%).
Nelle scuole d’infanzia la percentuale di iscritti stranieri nati in Italia è dell’85%, nelle primarie dell’80%, nelle secondarie di primo grado dell’89% e alle superiori del 51%.