In collaborazione con Proloco San Vincenzo a Torri e Colline Scandiccesi, Proloco Piana di Settimo, Cai e Sicrea; presenta l’assessora alla Promozione del territorio Claudia Sereni.
Un percorso pedociclabile di 20,564 chilometri nel territorio di Scandicci, lungo i corsi dei fiumi Arno, Greve e Vingone, su tipi di strade e superfici diverse, con punti d’interesse turistici lungo il tragitto. La presentazione de “La via dei tre fiumi”, questo il titolo del progetto del Comune di Scandicci, domenica 8 ottobre 2023 alle 18,30 nello spazio istituzionale della Fiera di Scandicci (piazza Resistenza), in collaborazione con Proloco San Vincenzo a Torri e Colline Scandiccesi, Proloco Piana di Settimo, Cai e Sicrea, con l’assessora alla Promozione del territorio Claudia Sereni.
“Il territorio di Scandicci si distingue per grande varietà, unendo ambienti differenti: il bosco, la collina, la pianura e i corsi d'acqua – si legge nella presentazione de ‘La via dei tre fiumi’ - Un paesaggio multiforme, che incornicia e punteggia il contesto urbano. La natura valorizza anche i numerosi spunti storici che il territorio offre, dando loro uno sfondo in ecosistemi di grande attrattività. Per le esplorazioni ciclistiche i fiumi e le vie d'acqua sono elementi fortemente simbolici. Indicano una direzione, e allo stesso tempo con le loro sponde offrono un percorso che le ruote possono solcare, scendendo o risalendo la corrente. Sono un modo per interpretare il territorio, per orientarsi sulla mappa”.
"La via dei tre fiumi" segna un itinerario di media distanza tracciato da Riccardo Ventrella degli Amatori Verrazzano e scaricabile sulla piattaforma Komoot - in totale 20,564 chilometri - percorribile da tutti con normali biciclette, che unisce i tre maggiori corsi d'acqua del comune di Scandicci, ognuno con una "strada d'argine": l'Arno, la Greve e il Vingone.
“La via dei tre fiumi è una nuova opportunità di conoscere il territorio e le sue bellezze naturalistiche, storiche e culturali andando a passo lento – dice l’assessora alla Promozione del territorio Claudia Sereni - offrendo al camminatore e al ciclista un itinerario nuovo unito dallo scorrere antico e vitale dell'Arno, della Greve e del Vingone che circondano il cuore urbano di Scandicci, in prossimità delle nostre meravigliose colline e dei comuni limitrofi. L'acqua unisce e racconta in maniera dolce la storia della nostra comunità fatta di varie vocazioni che si ritrovano tutte nei 20 chilometri del percorso: quella manifatturiera e artigianale, quella culturale e quella agricola naturalistica. Un'operazione di promozione del territorio che sostiene anche un turismo che cerca esperienze nuove nel rispetto della persona e dell'ambiente”.
Il percorso sarà arricchito di cartellonistica digitale, con qr code da inquadrare per ottenere informazioni e cenni storici sui vari luoghi, così come indicato da una mozione approvata dal Consiglio Comunale, presentata dalla consigliera Ilaria Capano per il gruppo Italia Viva Azione RenewEurope.
Il punto di partenza, così come definito nella pubblicazione di presentazione del percorso, è la nuova passerella che unisce Badia a Settimo a San Donnino, e mette in comunicazione riva sinistra e riva destra dell'Arno (con la ciclabile dei Renai e il tracciato di EuroVelo 7), ideale collegamento con Firenze e Lastra a Signa. “Da qui ci si dirige seguendo la riva verso il parco fluviale ‘di là d'Arno’. A sinistra Badia a Settimo, con il suo carico di storia. Si torna sulla viabilità normale per sotto-attraversare la FIPILI e successivamente oltrepassare la SS67”. Si imbocca così l’argine del Vingone, “fiume di breve corso ma caratteristico del territorio di Scandicci; dal silenzio della campagna ci si trova nell'operosità dell’area industriale, e poi di nuovo nella pace del Castello dell'Acciaiolo”.
“Ecco il centro di Scandicci, e poi il fiume Greve che scende a portare il messaggio del Chianti, Ancora una via d’argine fino a raggiungere Sollicciano, e da lì attraversare Ugnano, territorio di antichissima tradizione e legato da sempre a Badia a Settimo. Strade che sembrano perdute nel tempo, lontanissime dalla città alla quale pure sono molto vicine. Si incontra nuovamente l'argine dell'Arno per rientrare alla Nave di Badia”.
I punti d'interesse evidenziati lungo il percorso: Tabernacolo di via del Pellicino; Gamps; Proloco della Piana di Settimo: mostra delle opere di Gino Terreni; Pieve di San Giuliano a Settimo; Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo; Chiesa di San Colombano - Madonna col bambino di Ridolfo del Ghirlandalo; Villa di Castel Pulci - Sede della Scuola Superiore di Magistratura; Castello e Parco dell'Acciatolo; Orti urbani; Rete dei Semi Rurali, Biblioteca della Biodiversità; Chiesa di Santa Maria a Greve; Biblioteca di Scandicci; Chiesa di San Martino; piazza Matteotti; Chiesa di San Bartolo in Tuto, Madonna col bambino di Giovanni da Milano e Complanto sul Cristo morto di scuola del Ghirlandato; Chiesa di San Giusto a Signano, Madonna col bambino di Bernardo Daddi; Gingerzone; Guccl ArtLab.