Sulla storica rivista pubblicato uno studio sulle nuove frontiere della paleontologia, che si è avvalso dei denti fossili di squali vissuti nel Pliocene conservati nel museo. Il fisico Andrea Barucci: "Un traguardo che appartiene a tutta la comunità scandiccese"
Il Gamps di Scandicci arriva sul National Geographic grazie alle sue straordinarie collezioni. Pubblicato sulla storica rivista uno studio di rilievo internazionale relativo alle applicazioni dell'intelligenza artificiale nell'analisi dei denti di squalo del Pliocene. L'indagine si è avvalsa proprio dei reperti conservati nel museo scandiccese.
Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricerca multidisciplinare, composto da esperti dell’Istituto di fisica applicata "Nello Carrara" (Cnr-Ifac), dell’Università di Pisa, del Museo Paleontologico Gamps di Scandicci e del Dipartimento di Computer Science dell'Università di Cambridge. Il fisico Andrea Barucci, primo ricercatore presso l'Ifac Cnr, spiega nell'articolo apparso sul National Geographic di esserci servito delle reti neurali per analizzare e identificare dei denti fossili di squali vissuti nel Pliocene. Per farlo è stato creato un database, realizzato col contirbuto degli studenti del Russel-Newton, usando i campioni fossili conservati al museo Gamps. "Abbiamo scattato più di mille immagini – afferma Barucci nell'articolo -, le abbiamo standardizzate e poi abbiamo addestrato diverse reti neurali, come quella che abbiamo chiamato ‘SharkNet-X’, per vedere come le classificavano". Gli algoritmi di intelligenza artificiale si sono dimostrati in grado di analizzare con elevata precisione i dettagli dei fossili, supportando i paleontologi nell’individuazione di somiglianze e possibili legami tra le forme dentali, e facilitando il confronto tra generi risalenti al Pliocene.
"Questo lavoro – commenta Barucci -, che coniuga tradizione paleontologica e innovazione tecnologica attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale, non solo arricchisce il panorama scientifico internazionale, ma valorizza anche il patrimonio naturalistico e culturale di Scandicci, portandolo all’attenzione di un pubblico globale". "La presenza del nostro progetto su una piattaforma così prestigiosa – prosegue - testimonia l'importanza della sinergia tra istituzioni locali, ricerca scientifica e innovazione. È un traguardo che appartiene a tutta la comunità di Scandicci, una conferma della vitalità e del valore delle realtà culturali e scientifiche del nostro territorio".
"La nostra ricerca - afferma Simone Casati, presidente del Gamps - è il risultato della straordinaria collezione di reperti custodita al Gamps e dell'impegno profuso dalla nostra associazione, insieme alle collaborazioni internazionali sviluppate in anni di ricerca".
"La ricerca non è solo un mezzo per scoprire il passato, ma una chiave per costruire il futuro – afferma la sindaca Claudia Sereni –. Questo straordinario risultato, nato dalla passione e dall’impegno del Gamps e dei suoi collaboratori, dimostra quanto sia importante investire nella cultura e nella scienza. Scandicci continuerà a sostenere queste eccellenze, affinché possano ispirare nuove generazioni e contribuire al progresso globale".