Cooperazione internazionale: mercoledì 30.12 (ore 15) diretta Youtube su “Armenia: conflitto secolare tra i popoli caucasici”

La locandina dell'incontro online del 30.12

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto di Scandicci, Lastra a Signa e Città Metropolitana per un centro linguistico giovanile a Ch’orat’an (Armenia).

“Armenia: conflitto secolare tra i popoli caucasici. Storia, origini e prospettive” è il titolo di un convegno in diretta Youtube alle 15 di mercoledì 30 dicembre 2020 sul canale del Comune di Scandicci, organizzato nell’ambito del Progetto Ch’orat’an di cooperazione internazionale dei Comune di Scandicci e Lastra a Signa e della Città Metropolitana di Firenze, per un centro linguistico giovanile a Ch’orat’an (Armenia).

All’incontro di mercoledì 30 dicembre 2020, a partire dalle 15, dopo i saluti istituzionali dei Sindaci di Scandicci e Lastra a Signa Sandro Fallani e Angela Bagni, del Capo di Gabinetto della Città Metropolitana Giovanni Bettarini, di Romeo Zoli dell’associazione La Melagrana, intervengono Don Riccardo Pane, Armenologo, Edgar Kalantaryan, Professore di Scienze politiche presso l’Università statale di Yerevan, Varuj Baghmanyan, Sindaco di Ciorotan, Padre Gerogio Sargisian, Vice Rettore del Seminario dei Mekhitaristi di Yerevan; conclude Diye Ndiaye, assessora alla Cooperazione e alle Relazioni internazionali di Scandicci. L’incontro è moderato dal giornalista Raffaele Palumbo.

“Fornire ai giovani del Centro di ‘Mkhitar’ di Choratan, in Armenia, l’accesso all’insegnamento della lingua inglese e favorire il miglioramento di competenze informatiche, in particolare la capacità di utilizzo di internet: il fine è migliorare le opportunità d’istruzione dei giovani del Centro oltre all’acquisizione di nuove abilità e competenze professionali”. Con queste parole l’assessora alla Cooperazione internazionale del Comune di Scandicci Diye Ndiaye spiega gli obiettivi del Progetto Ch’orat’an, per la creazione di un centro linguistico giovanile nella comune Armeno. Il progetto è dei Comuni di Scandicci e Lastra a Signa e dalla Città Metropolitana di Firenze, e in Armenia ha come partner istituzionali il Comune di Choratan, la Ong ‘Mekhitarian Centre of Armenia’, e come partner operativo il Centro giovanile Mkhitar di Choratan. Altri partner italiani sono il Centro giovanile oratorio Don Bosco dei Salesiani Scandicci, l’associazione La Melagrana APS (che dal 2014 intrattiene regolari rapporti con il Centro Mkhitar e con il Comune di Choratan), l’Istituto comprensivo Altiero Spinelli, l’Istituto comprensivo Lasta a Signa. “Ringraziamo l’artista scultore armeno Mikayel Ohanjanyan per aver messo a disposizione del progetto la sua opera “legami #6” del 2019, che è diventata l’immagine simbolo dle nostro progetto”, conclude l’assessora Diye Ndiaye.

Tra le azioni fissate dal progetto di cooperazione la dotazione di una solida connessione a Internet di una aula già predisposta presso il Centro Mkitar di Choratan, l’acquisto di materiale didattico (banchi, libri, computer, tablet), la realizzazione di corsi d’informatica e formazione sull’utilizzo dei social network, il finanziamento di un corso di lingua inglese, la divulgazione del progetto attraverso incontri pubblici e manifestazione civiche.

Beneficiari diretti del progetto, al momento:130 studenti di età compresa tra i 6 e 17 anni, 8 insegnanti. Beneficiari indiretti: 350 famiglie del Comune di Cioratan (1150 abitanti), i ragazzi dell’Oratorio Salesiano “Don Bosco” di Scandicci, gli alunni delle scuole medie di Scandicci (Istituto Altiero Spinelli) e Lastra Signa (Istituto Comprensivo Lastra a Signa).

“La coesione di una comunità si misura da quanto è aperta al mondo, è questa l’attitudine che dà il senso vero all’essere solidali al proprio interno – dice il Sindaco Sandro Fallani – questa consapevolezza è radicata nella nostra cultura, è il principio per cui da sempre le famiglie più unite sono quelle pronte ad aggiungere un piatto a tavola per chi ha bisogno. La cooperazione internazionale fatta senza alcuno spreco, con rapporti diretti con le comunità locali di altre parti del mondo e con progetti ben mirati alle esigenze vere delle persone, è molto più importante di quanto non si pensi in genere, anche per noi che abbiamo condizioni di vita migliori e in apparenza minor bisogno di chi sta in paesi lontani dal nostro”.

“Si tratta di un progetto a cui abbiamo aderito e con molto entusiasmo - ha dichiarato il Sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni - dopo essermi confrontata più volte con il sindaco Fallani sull'urgenza di fare qualcosa per le popolazioni armene che vivono purtroppo in condizioni di vita molto più difficili delle nostre. In questo momento storico è fondamentale sentirsi parte di un unico mondo, essere solidali e aiutare chi è meno fortunato di noi. Questo progetto è allo stesso tempo prezioso perchè darà la possibilità ai ragazzi lastrigiani di venire a contatto, attraverso internet e le nuove tecnologie, con loro coetanei che vivino in un paese con tradizioni e cultura molto diverse dalla loro e questo li arricchirà moltissimo".

La regione di Tavush, dove si trova Choratan, è considerata una delle più povere dell’Armenia, caratterizzata da un sistema economico di tipo rurale fondato prevalentemente su agricoltura e pastorizia. La situazione è resa più problematica proprio dal fatto che il villaggio si trova a soli 5 km dal confine con l’Azerbaigian, paese con il quale è tuttora aperto un conflitto territoriale. Tra le principali criticità occorre segnalare il debole sviluppo infrastrutturale e delle vie di comunicazione e, appunto, la carenza delle opportunità lavorative a livello locale. Per quanto riguarda le infrastrutture scolastica, a Choratan sono presenti un asilo nido, una scuola elementare, una scuola media e il Centro Giovanile ‘Mkhitar’ gestito dai Padri Mekitaristi che hanno sede a Venezia nell’Isola di San Lazzaro. Da notare che in Armenia l’accesso ai corsi universitari è subordinato alla conoscenza della lingua inglese.

Oggi, nel villaggio, abitano circa 1.150 abitanti, la metà della popolazione presente in passato. A causa della difficile situazione economica, gli abitanti del villaggio tendono infatti ad emigrare: il numero degli abitanti è diminuito soprattutto negli ultimi cinque anni e, tra questi, la maggioranza è costituita da giovani.

Ultimo aggiornamento: Mar, 29/12/2020 - 16:24