In Auditorium Centro Rogers, piazza Resistenza (fermata tramvia Resistenza), ingresso libero; l’incontro è tradotto in simultanea in Lis, il linguaggio dei segni, grazie alla storica collaborazione con l’Associazione Comunico.
Per la rassegna Il Libro della Vita domenica 12 febbraio 2023 alle 11 in Auditorium del Centro Rogers in piazza della Resistenza a Scandicci (ingresso libero), Costanza Hermanin parla de “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza.
Il Libro della Vita è arrivato alla sua nona edizione: fino ad aprile 2023 appuntamenti ad ingresso libero che in programma nell’Auditorium di Scandicci, in Piazzale della Resistenza, di domenica mattina alle 11 .
ll Libro della Vita è un progetto del Comune di Scandicci che si inserisce nell'ambito del patto Regionale Per la lettura della Regione Toscana, con il patrocinio della Regione Toscana e della Città Metropolitana, realizzato con il contributo di Unicoop Firenze.
Costanza Hermanin è Research Fellow presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze, dove guida l'iniziativa Inclusive Leadership ed è coordinatrice accademica dei corsi di formazione sulle nuove forme di budgeting. Costanza è anche co-fondatrice e Presidente di EquALL, associazione che si occupa di portare il tema dell’equità, in particolare di genere, all’interno dell’agenda politica ed economica tramite l’analisi d’impatto, la formazione e l’advocacy. EquALL organizza la propria scuola di formazione politica “Teste calde” proprio a Firenze.
La ricerca universitaria di Costanza Hermanin si concentra sul processo decisionale e sulla politica dell'Unione Europea, con particolare attenzione alle politiche in materia d’immigrazione e uguaglianza, genere e politica e l'analisi economica di genere.
Costanza insegna da oltre dieci anni in diverse università in tutta Europa: Sciences-Po Parigi, Collegio d'Europa a Bruges, LUISS e John Cabot a Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze ed è stata premiata con una borsa di studio Fulbright Postdoc che ha utilizzato in parte presso la Columbia Law School e in parte presso la UC Berkeley.
È autrice e curatrice di pubblicazioni accademiche e documenti politici. È tra i membri fondatori del Berkeley Comparative Equality and Antidiscrimination Law Center, una rete di oltre 800 studiosi e professionisti provenienti da tutto il mondo.
Nel corso della sua carriera ha lavorato nel gabinetto del Ministro della Giustizia italiano (2016-2018). In precedenza, è stata analista senior presso l'Istituto di politica europea della Open Society Foundations a Bruxelles e ha ricoperto incarichi all'interno della Commissione europea, del Ministero degli affari esteri francese e del Robert Schuman Center for Advanced Studies. Da dirigente di +Europa, nel 2020 ha diretto la prima scuola di partito italiana per l'empowerment politico delle donne, #PrimeDonne, non perché ci sia bisogno di "formare" le donne, ma per svelare e scardinare i meccanismi della politica che ne impediscono l'ascesa. È componente della Commissione europea contro il razzismo e la xenofobia del Consiglio d'Europa per l'Italia e cofondatrice delle ONG EquALL, Women In International Security – Italy, Science for Democracy e RENA.
L’arte della gioia è un libro postumo: giaceva da vent’anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato dai principali editori italiani, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando uscì all’estero – in Francia, Germania e Spagna – ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo, tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana, una «carusa tosta» in cui si fondono carnalità e intelletto, che attraversa bufere storiche e tempeste sentimentali protetta da un infallibile talismano interiore: «l’arte della gioia». Modesta nasce il primo gennaio del 1900 in una casa povera, in una terra ancora più povera. Ma fin dall’inizio è consapevole, con il corpo e con la mente, di essere destinata a una vita che va ben oltre i confini del suo villaggio e della sua condizione. Ancora ragazzina è mandata in un convento e da lì, alla morte della madre superiora che la proteggeva, in un palazzo di nobili. Qui il suo enorme talento e la sua intelligenza machiavellica, le permettono di controllare i cordoni della borsa di casa, e di convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza mai smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale, Modesta attraversa la storia del Novecento con quella forza che distingue ogni grande personaggio della letteratura universale.
Goliarda Sapienza nacque a Catania da famiglia socialista rivoluzionaria, I genitori la crebbero in un clima di assoluta libertà da vincoli sociali: il padre ritenne opportuno non farle nemmeno frequentare la scuola, per evitare che la figlia fosse soggetta a imposizioni e influenze fasciste. A partire dai sedici anni visse a Roma, dove studiò all’Accademia di Arte Drammatica. Negli anni Cinquanta e Sessanta recitò come attrice di teatro e di cinema lavorando, tra gli altri, con Luchino Visconti (in Senso), Alessandro Blasetti e Citto Maselli. Lasciò la carriera di attrice per dedicarsi alla scrittura, al suo primo romanzo, Lettera aperta (1967), seguirono altri tre romanzi. Nel 1980 finì in carcere, dove fu detenuta per tre mesi, per un furto di oggetti in casa di un’amica. Sempre in carcere, ma anche successivamente, continuò l’opera di scrittrice, pubblicando però molto poco. Il suo romanzo più celebre, L’arte della gioia, fu pubblicato per intero postumo, soltanto la prima delle quattro parti che lo compongono fu data alle stampe durante la vita dell’autrice, nel 1994.
Gli ospiti de Il Libro della Vita sono introdotti da Raffaele Palumbo, giornalista.
Programma e prenotazioni su http://www.librodellavita.net/
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A cura dell'ufficio stampa de Il libro della Vita