Sempre più cibi bio, a filiera corta, progetti educativi, sempre meno sprechi alimentari: le mense scolastiche sono a pieno regime con 3000 pasti giornalieri (357 le diete speciali)

Ad un mese dall’inizio del servizio per l’anno scolastico 2023/2024 partono anche le attività educative, con laboratori di cucina, visite guidate, corsi di formazione e incontri; “L’obiettivo è educare a corretti stili di vita e a sane abitudini nutrizionali”.

Ogni giorno nel Centro Cottura comunale di via Allende 15 addetti preparano in media 3000 pasti per le mense scolastiche di Scandicci; i pasti vengono poi trasportati in 28 plessi scolastici in tutto il territorio comunale, da 7 autisti formati in materia di igiene alimentare, secondo un cronoprogramma formulato per rispettare i tempi dei turni mensa nelle scuole e i requisiti igienico sanitari. Come da normativa della Regione Toscana, inoltre, nel Centro Cottura comunale è presente una cucina dietetica, dove ogni giorno 2 dietiste più un’addetta mensa preparano 357 diete speciali, per patologie specifiche o per motivi etici, culturali o religiosi, oltre al pane senza glutine per celiaci in un forno dedicato. In ogni plesso scolastico dell’infanzia e della primaria, infine, lavorano 86 addette mensa che si occupano dell’attività di distribuzione dei pasti secondo appositi turni stabiliti dalla Dirigenza Scolastica.

Sono questi i numeri e le procedure di ogni giorno per il servizio di ristorazione scolastica del Comune di Scandicci, affidato con appalto a Cirfood Società cooperativa - dallo scorso anno fino al 2025 – nel rispetto dei nuovi Cam per la ristorazione pubblica che fissano il 50 percento di cibi bio e sempre più filiera corta.

Ad un mese dall’inizio del servizio per l’anno scolastico 2023/2024 le mense scolastiche di Scandicci sono a pieno regime, con l’avvio di una serie di attività educative fissate come offerte migliorative all’interno dell’appalto: laboratori di cucina, visite guidate, corsi di formazione e incontri di educazione e informazione che coinvolgono i bambini del nido e gli studenti delle scuole dell’infanzia e primarie, gli insegnanti, gli educatori, le famiglie e i componenti della Commissione Mensa.

“Le proposte educative hanno l’obiettivo di educare i bambini di ogni ordine scolastico a corretti stili di vita e a sane abitudini nutrizionali, e a riflettere sulle tematiche ambientali, per alimentare e salvaguardare il loro futuro”, dice l’assessora alla Pubblica istruzione Ivana Palomba.

Per valorizzare il territorio di Scandicci e le sue risorse attraverso iniziative ludico didattiche, tese alla conoscenza delle attività agricole presenti nel comune e nelle zone limitrofe, oltre che dei prodotti tradizionali della cultura toscana, Cirfood come impresa appaltatrice ha messo a disposizione cinque visite guidate alle aziende locali; “Anche queste sono occasioni di apprendimento nell’ambito della transazione ecologica del nostro modello economico e produttivo, partendo dal presupposto che la ristorazione scolastica è già all’avanguardia nella promozione e nell’uso dei prodotti da agricoltura biologica”.

Ricordiamo che in base al capitolato di appalto redatto dal Comune, dallo scorso anno nelle mense scolastiche di Scandicci il 100 percento delle uova è biologico, così come il latte e lo yogurt, la carne omogeneizzata per gli asili nido, i succhi o i nettari di frutta che in ogni caso non hanno zuccheri aggiunti; sono biologici anche il 50 percento di frutta, ortaggi, legumi, cereali e carne bovina, il 40 percento dell’olio extravergine d’oliva, il 33 percento di pelati, polpa e passata di pomodoro, il 30 percento di salumi e formaggi. L’appalto per la ristorazione scolastica nelle scuole di Scandicci fissa infatti l’obbligo del rispetto dei nuovi Cam (Criteri ambientali minimi) del Ministero dell’Ambiente, che hanno come obiettivi chiave più biologico, che passa al 50% minimo rispetto al 40% precedente, meno sprechi e una maggior simbiosi tra mensa e territorio.

Più nello specifico tra gli obiettivi dei Cam c’è il sostegno ai modelli produttivi agricoli e di allevamento migliori sotto il profilo ambientale (e con essi alle economie locali e ai piccoli produttori), la salvaguardia della biodiversità delle specie ittiche, la promozione di una dieta a minor consumo di proteine animali, la prevenzione e la riduzione delle eccedenze alimentari, il contenimento dei consumi energetici, verifiche più rigorose di conformità del servizio, la diffusione di una cultura attenta alla salute dei bambini e dell’ambiente.

“L’appalto è monitorato quotidianamente dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione importantissima della Commissione mensa – conclude l’assessora Ivana Palomba – I genitori commissari, appositamente formati, verificano infatti quotidianamente la qualità dei pasti forniti ad alunni e studenti”.

Ultimo aggiornamento: Mer, 18/10/2023 - 15:24